domenica, marzo 27, 2011

I giovani schiavi della rete



Lo rivela una ricerca della psicologa Monica Savino dell'Istituto italiano psicoterapia relazionale (Iipr). Lo studio, pubblicato sulla rivista Nuove prospettive in psicologia, ha svelato che un adolescente su quattro (il 24,2%) ha una cattiva gestione del tempo passato in rete. Come se internet esercitasse un potere ipnotico sui ragazzi, rendendoli incapaci di restare di scollegarsi anche dopo ore e ore di navigazione. Uno su quattro dei 327 studenti di età compresa tra i 12 e i 17 anni che sono stati oggetto dello studio passa on-line dalle 2,5 alle 6,5 ore al giorno. Il rischio che corrono è quello di immedesimarsi in una realtà virtuale senza alcun legame con la vita reale. “Per i giovani il rischio è che l’abuso del web per comunicare crei confusione nella distinzione tra reale e virtuale - spiega la Savino intervistata dall’Ansa -. La realtà virtuale si sostituisce ad altre dimensioni relazionali che abdicano al proprio ruolo (famiglia e scuola) e crescono le amicizie fatte online, preferite a quelle nella vita reale: circa un terzo dei ragazzi ha instaurato nuovi rapporti di amicizia tramite Internet (34,2%)”. L’indagine, ha rilevato anche che, in controtendenza rispetto al passato, sono più a rischio le femmine: il 29,2% delle intervistate, infatti, non riesce a gestire l’uso di internet, contro il 20,8% dei maschi. “Ciò - spiega la psicologa - potrebbe far pensare al fenomeno che sta dilagando tra le minorenni, cioè lo scambio di immagini o video personali a contenuto sessuale”. “L’aspetto virtuale è assai seduttivo - sottolinea la Savino - proprio perché le parole sono rafforzate dalle immagini, il video inoltre produce una sorta di trance dissociativo, un effetto ipnotico, che induce all’assorbimento acritico di un mondo di immagini in movimento, colori sgargianti, suoni, informazioni a dismisura”. A rafforzare le teorie della Savino, arriva uno studio americano svolto dal dipartimento di sociologia del Mit di Boston. Secondo i sociologi statunitensi, che hanno studiato i comportamenti degli utenti di social network, Facebook, Twitter e simili non facilitano la vita e i rapporti interpersonali, ma anzi fanno male. In modo simile alla ricerca italiana anche quella statunitense conclude che internet, ed in particolare il social networking allontanano progressivamente giovani e meno giovani dalle relazioni reali. Secondo il volume Alone Together, la comunicazione isterica via web porta a una “follia moderna” in cui i protagonisti si sentono sempre più isolati dal mondo. Sull'argomento, proprio ieri è intervenuto anche Papa Benedetto XVI. In un messaggio per la 45sima “Giornata mondiale delle comunicazioni sociali”, che verrà celebrata il prossimo 5 giugno, il Papa ha “benedetto” internet ed i social network ma ha messo in allerta i giovani sui rischi che queste nuove frontiere della comunicazione nascondono. Benedetto XVI ha posto l'attenzione proprio sul pericolo di “rifugiarsi in una sorta di mondo parallelo, e l'eccessiva esposizione al mondo virtuale”. Il papa ha voluto però anche aprire il mondo cattolico all'era digitale, parlando delle “straordinarie potenzialità” di internet e dei social network. A condizione, però, che ci si avvicini a questi mezzi adottando uno “stile cristiano” che “si concretizza in una forma di comunicazione onesta ed aperta, responsabile e rispettosa dell'altro”.

1 commenti:

ZooDance ha detto...
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